Con quasi un terzo delle aree deforestate del mondo che sono vittime del commercio internazionale, la questione della deforestazione importata è al centro delle questioni politiche ed economiche globali. L’ATIBT (International Tropical Timber Technical Association) è un attore storico noto nel campo della conservazione della biodiversità, il cui obiettivo primario è combattere la deforestazione cercando di promuovere la conservazione e il ripristino delle foreste tropicali, essenziali per ridurre le emissioni di CO2. Mentre l’Unione Europea ha raggiunto un accordo per vietare l’importazione di prodotti che contribuiscono alla deforestazione (Regolamento UE sulla deforestazione) a partire dal 6 dicembre 2022, l’ATIBT, in qualità di contributore attivo di questo regolamento, vuole ricordare in occasione di questa Giornata Mondiale della Terra tutti i progressi fatti per ridurre la deforestazione e garantire ai cittadini che i prodotti che acquistano non hanno un impatto negativo sulle foreste del mondo. | |
Sviluppare una gestione forestale sostenibile per preservare il pianeta | |
Le foreste svolgono un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici, poiché assorbono e immagazzinano grandi quantità di anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera. Esse ospitano anche una notevole biodiversità, contenendo il 75% di tutte le specie viventi in un habitat ricco di comunità indigene diverse, che forniscono reddito a oltre 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo. Al contrario, la deforestazione è ancora responsabile dell’11% delle emissioni globali di gas serra, di cui il 29% è legato alla produzione di beni destinati al commercio internazionale, mentre il resto proviene dalla domanda interna. A questo scopo, ATIBT (International Tropical Timber Technical Association) si impegna con i suoi partner per un consumo a “deforestazione zero”, conciliando la tutela dell’ambiente e lo sviluppo economico. L’associazione vuole quindi istituire “certificati di impatto positivo” per una gestione forestale sostenibile, ambientale e sociale che contribuisca alla conservazione della biodiversità, in aggiunta ai sistemi di certificazione esistenti come il PEFC (PAFC nel bacino del Congo) e l’FSC. La partecipazione dell’ATIBT è anche in linea con il One Forest Summit e con le iniziative annunciate nel marzo 2023, come l’attuazione della strategia “10by30” che mira a creare 10 milioni di posti di lavoro entro il 2030 in attività legate allo sfruttamento sostenibile delle foreste tropicali o la creazione di un meccanismo per remunerare i Paesi esemplari attraverso “certificati di biodiversità”. Il sostegno di ATIBT alla certificazione e alla gestione sostenibile delle foreste è pienamente in linea con la strategia europea, in quanto le certificazioni sono anche riconosciute come strumenti di analisi e riduzione dei rischi dall’Unione Europea. | |
Lotta alla deforestazione importata: un nuovo regolamento europeo sostenuto attivamente dall’ATIBT | |
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), tra il 1990 e il 2020 sono andati persi 420 milioni di ettari di foreste, pari a circa il 10% delle foreste mondiali, un’area più grande di quella dell’Unione Europea (UE). Con il sostegno della Francia, primo Paese ad attuare una strategia nazionale di lotta alla deforestazione importata (SNDI), la Commissione europea ha lanciato il progetto di regolamento “deforestazione zero” a partire dal 2021 per porre fine alla deforestazione globale attribuibile all’UE (identificata con l’acronimo RDUE: Regulation Deforestation of the European Union). Questo regolamento europeo è un’opportunità per dimostrare il coinvolgimento degli attori di questo settore attraverso il loro impegno nella certificazione della gestione forestale sostenibile. Questo primo passo avanti ha portato alla fine del 2022 allo storico accordo sulla regolamentazione contro la deforestazione importata, in linea con i progressi della regolamentazione in materia di clima, protezione ambientale e biodiversità. Per la prima volta al mondo, le aziende che desiderano commercializzare i propri prodotti nell’Unione Europea dovranno dimostrare che questi non hanno contribuito alla deforestazione. In concreto, questo nuovo regolamento richiede agli operatori dell’UE di: Ridurre al minimo il rischio che prodotti provenienti da catene di approvvigionamento associate alla deforestazione o al degrado forestale vengano immessi sul mercato dell’UE o esportati da esso; Aumentare la domanda e il commercio di prodotti e materie prime legali e “esenti da deforestazione” nell’UE. «In tale contesto, è chiaro che questo regolamento rappresenta un vero e proprio passo avanti. Obbligherà le aziende a mettere in atto un sistema di Due Diligence per garantire che i prodotti venduti nell’UE non provengano dalla deforestazione o da foreste degradate. Operando nella foresta tropicale del bacino del Congo, il secondo polmone verde del pianeta, l’ATIBT ritiene che la gestione sostenibile delle foreste sia uno dei modi migliori per combattere la deforestazione. In qualità di gestore del settore forestale tropicale certificato, abbiamo sviluppato il programma Fair&Precious per aumentare la conoscenza e la visibilità delle certificazioni di gestione forestale sostenibile nelle foreste tropicali. Creato cinque anni fa, questo programma fissa dieci obiettivi di sostenibilità per i gestori forestali, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (mantenimento della biodiversità, lotta all’erosione, lotta al bracconaggio, formazione degli operatori dell’industria del legno, ecc.)», sottolinea Benoît Jobbé-Duval, Direttore générale di ATIBT. Agenzia Open2Europe Chiara Fonda – c.fonda@open2europe.com – + 33 1 55 02 15 14 |
impegno contro la deforestazione illegale
