C’è un nuovo vento che soffia sull’industria dell’intrattenimento. Un vento che parte dal gaming e che finisce per coinvolgere il grande e il piccolo schermo, i film e le fiction. La storia dell’unione tra videogame, pellicole e serie tv è infatti lunghissima e ormai sotto gli occhi di tutti, ma negli ultimi periodi si sta tingendo di nuovi aspetti.

Innanzitutto, il passaggio di temi, personaggi e ambientazioni non avviene più in maniera monodirezionale: il cinema e la televisione hanno perso la loro preminenza e adesso sono costrette a guardare altrove per trovare un nuovo pubblico e nuove idee. È il caso di “The Last of Us”, prima importantissimo videogioco lanciato nel 2013 dalla software house statunitense Naughty Doh e poi serie tv per la HBO, che ha annunciato quest’anno l’uscita della seconda stagione. L’altra novità è che personaggi e temi non si limitano a passare dagli schermi di un televisore a quelli di una consolle, ma finiscono anche nei titoli dei casinò. Sono sempre di più, come riporta questo sito, le slot online che offrono bonus senza deposito ispirate a grandi film o alle serie tv, basti pensare a titoli storici come Il Padrino o a new entry come la slot di Squid Game.

L’altro grande cambiamento è quello che guarda l’impostazione di film e serie tv, dove il gaming è fondamentale per l’articolazione della trama e per il ruolo dello spettatore, che non è più un utente passivo, un semplice fruitore di un contenuto, ma diventa artefice dello sviluppo, gioca un ruolo di primo piano nel susseguirsi della vicenda. Sono sempre più diffusi infatti film o episodi di serie tv interattivi, come ad esempio l’ultima puntata di “Unbreakable Kimmy Schmidt”, la serie comica che vede come protagonista Daniel Radcliffe (l’attore di Harry Potter, per intendersi).

Nel cinema, invece, ha fatto scuola l’esempio del 2018 di “Black Mirror: Bandersnatch”, con regia di David Slade. In diversi punto della pellicola, prodotta e diffusa da Netflix, veniva chiesto allo spettatore di prendere delle decisioni fondamentali per la trama. In questa maniera si potevano raggiungere ben cinque finali diversi, per una durata media del film di 90 minuti ma con picchi di 2 ore e mezza a seconda delle strade intraprese. Un nuovo modo di fare cinema, insomma, che investe su una figura nuova di spettatore. Un cambiamento iniziato dal gaming, che si sta prendendo la scena nel grande settore dell’intrattenimento