Trovare la persona giusta è un gioco da ragazzi
Secondo la nuova ricerca HSBC “Flyland”, due passeggeri ogni 100 hanno trovato l’amore durante un viaggio in aereo.
Il 51% dei passeggeri intervistati ha intrapreso una conversazione con la persona che gli sedeva di fianco, il 14% ha instaurato un rapporto di amicizia duraturo, mentre il 16% ha creato un solido rapporto di business.
“Love is in the air”, recitava una nota canzone. E, secondo la nuova ricerca di HSBC “Flyland”, l’amore è davvero nell’aria.
La banca, presente in molti aeroporti internazionali, ha osservato gli 11,9 milioni di persone che ogni giorno viaggiano su un aereo. Un vero e proprio paese ad alta quota, con lo stesso numero di abitanti di Cuba, che HSBC ha chiamato “Flyland”.
Secondo la ricerca HSBC, due passeggeri ogni 100 hanno trovato l’amore durante un viaggio in aereo. Considerando la media di quasi 107.000 voli al giorno, le possibilità di trovare l’amore per i cittadini di Flyland sono davvero molto elevate.
Tuttavia, le relazioni sentimentali non sono le uniche a nascere a oltre 10.000 metri d’altezza. Più della metà dei passeggeri (51%) ha intrapreso una conversazione con la persona che gli sedeva di fianco, un passeggero su sette (14%) ha instaurato un rapporto di amicizia duraturo nato in volo, mentre il 16% degli intervistati ha dato vita ad un solido rapporto di business.
Dalla ricerca di HSBC emerge inoltre che circa il un terzo (39%) dei passeggeri a livello mondiale viaggia da solo e che la durata media di un volo è di circa sette ore e 40 minuti. Di conseguenza, ci sono diverse possibilità di trovare l’amore, soprattutto dato che un passeggero su sei (62%) afferma di sentirsi più sicuro di se stesso quando è in viaggio.
Il cittadino medio di Flyland, il paese ad alta quota analizzato da HSBC, ha circa 45 anni, guadagna 61.000 sterline all’anno e ha un diploma di laurea. Inoltre, ogni anno prende circa sei voli, trascorrendo 50 ore ad alta quota.
“HSBC è una banca globale e aiutiamo milioni di viaggiatori ad instaurare relazioni significative a livello internazionale. Volevamo scoprire qual è la vita dei quasi 12 milioni di persone che si trovano a Flyland ogni giorno. Dalla nostra ricerca è emerso che viaggiare in aereo fa sentire le persone molto più sicure del fatto che ci siano nuove opportunità all’orizzonte, dandogli la possibilità di instaurare relazioni potenzialmente in grado di cambiare la propria vita”, ha affermato Becky Moffat, Head of Personal Banking di HSBC UK.
“Grazie ai nostri finger brandizzati HSBC e presenti in 17 dei principali aeroporti in tutto il mondo, il nostro è il primo nome che i passeggeri vedono quando intraprendono o sono di ritorno da un viaggio a Flyland”.
Durante un tipico appuntamento in volo, è facile vedere delle coppie che dividono un panino (il piatto prescelto dal 33% dei cittadini di Flyland), sorseggiano un gin tonic (il drink più gettonato, ordinato da 3 milioni di passeggeri al giorno) e guardano un film d’azione (il genere più in voga, scelto dal 26% degli intervistati).
Ulteriori conclusioni dalla ricerca Flyland di HSBC
Come qualsiasi altro paese, anche Flyland ha regole, costumi e cultura propri. Essere sgarbati con un assistente di volo è il più grande taboo di Flyland (65%), seguito dal permettere ai bambini di prendere a calci il sedile di un altro passeggero (57%), togliersi le scarpe (48%), lasciare che i bambini si scatenino (47%) e consumare troppe bevande alcoliche (46%).
Il rispetto dello spazio personale è il fulcro delle leggi non scritte di Flyland. Quasi la metà dei suoi cittadini (44%), infatti, afferma che reclinare il proprio sedile senza chiedere il permesso alla persona seduta dietro sia il più grande passo falso che si possa commettere in volo. Inoltre, secondo il 37% degli intervistati non bisognerebbe occupare troppo spazio nella cappelliera e lo stesso vale per l’appoggiabraccio (32%). Tra i comportamenti da evitare troviamo anche addormentarsi sulla spalla del vicino (30%) e russare (26%). Inoltre, quasi un passeggero su cinque (18%) trova irritante l’applauso all’atterraggio dell’aereo.
Flyland ha anche un forte senso del fair play: più di un terzo dei passeggeri (36%) non gradisce la calca che si crea nei corridoi subito dopo l’atterraggio, mentre un quinto degli intervistati (20%) condanna chi si lamenta per cercare di ottenere un upgrade.
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Per ulteriori informazioni:
Paulina Sánchez del Río Nájera paulina.sanchez@hsbc.com
Giulia Gabriele
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